Quanto male fanno le chiacchiere
Qualche giorno fa ero a casa a lavorare ed avevo in sottofondo la tv… in attesa di sentire in diretta le parole di Papa Francesco, un Uomo che in così poco tempo è riuscito a toccarmi il cuore e a rafforzare la mia fede.
E ancora una volta, le sue parole mi hanno toccato l’anima.
“Quanto chiacchieriamo noi cristiani! La chiacchiera è proprio spellarsi eh? Farsi male l’uno con l’altro. Come se volesse diminuire l’altro, no? Invece di crescere io, faccio che l’altro sia più basso e mi sento grande. Quello non va! Sembra bello chiacchierare… Non so perché, ma sembra bello. Come le caramelle di miele, no? Tu ne prendi uno – Ah, che bello! -e poi un altro, un altro, un altro e alla fine ti viene il mal di pancia. E perché? La chiacchiera è così – ha aggiunto ancora il Papa – è dolce all’inizio e poi ti rovina, ti rovina l’anima! Le chiacchiere sono distruttive nella Chiesa, sono distruttive… È un po’ lo spirito di Caino: ammazzare il fratello, con la lingua; ammazzare il fratello!”.
“Normalmente – ha spiegato Bergoglio – facciamo tre cose: disinformazione, cioè dire soltanto la metà che ci conviene e non l’altra metà; l’altra metà non la diciamo perché non è conveniente per noi. Alcuni sorridono… ma quello è vero o no? Hai visto che cosa? E passa. Secondo è la diffamazione: quando una persona davvero ha un difetto, ne ha fatta una grossa, raccontarla, ‘fare il giornalista’… E la fama di questa persona è rovinata. E la terza è la calunnia: dire cose che non sono vere. Quello è proprio ammazzare il fratello!”
Caro Papa Francesco, le Tue parole sono verità pura, e non solo nella Chiesa.
Le chiacchiere, la diffamazione, la calunnia…. è vero, uccidono. Soprattutto se tu sai di essere una vittima, lo puoi provare, ma nessuno ti ascolta. I tempi della Giustizia sono molto più lenti delle chiacchiere false che corrono alla velocità della luce.
E ti fanno male, tantissimo. Sono una sberla dopo l’altra, un pugno in pancia dopo l’altro, un insulto dopo l’altro, senza difesa.
La mia celeberrima omonima diceva “domani è un altro giorno”: già, e toccherà affrontare ancora la fossa dei leoni, che sembrano quasi godere nel vederti deperire, nel vedere le tue lacrime, insultandoti perchè non credendo alla loro verità.
Oscar Wilde scrisse: quando si dice la verità si è sicuri di essere scoperti, prima o poi.
Io proseguo con questa speranza: di essere scoperta, prima o poi. Anzi, finalmente.
Perchè in quel momento, tutti quelli che hanno chiacchierato, minacciato, diffamato e calunniato, magari… si renderanno conto del male che hanno fatto, senza motivo… è chissà, forse eviteranno di farlo in futuro a qualcun’altro.
Allora, nonostante tutto. A qualcosa sarà servito.
Fatti e opinioni che devono passare attraverso tante persone per essere mal interpretate dalla stoltezza dell’uno, e dall’ignoranza dell’altro, non possono presumibilmente presentare molta verità alla fine.
Jane Austen, Persuasione, 1818