Aumento aliquote IVA: gli effetti sull’Italia… come prevedibili.

Le previsioni di primavera UE confermano la bassa crescita italiana rispetto all’Europa e ipotizzano un balzo dell’inflazione in caso di aumento IVA (peraltro già abolito): tasse troppo alte per le PMI.

Il 2015 si conferma l’anno della crescita, ma l’Italia resta comunque indietro rispetto allamedia UE, con una ripresa graduale che si confronta con il “vento in poppa” del resto del Vecchio Continente: sono le previsioni di primavera della Commissione di Bruxelles sull’Italia, che segnalano anche come un eventuale aumento IVA comporterebbe un balzo dell’inflazione, con effetti negativi sui consumi interni, già colpiti da anni di crisi, e in generale sulla crescita dell’Economia.

=> DEF 2015: addio clausola di aumento IVA

Aumento IVA in Italia

Si tratta, è bene ricordarlo, di uno scenario (quello dell’aumento IVA), molto poco probabile, perché era previsto da una clausola di salvaguardia contenuta nella Legge di Stabilità, che invece è stata abolita dal DEF (Documento di Economia e Finanza). Il problema resta quello di capire in che modo l’Italia intende finanziare le misure a sostegno della crescita riuscendo contemporaneamente a rispettare i vincoli di bilancio, ovvero il famoso 3% di debito/PIL previsto dai parametri comunitari.

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LA CAMERA APPROVA L’AUMENTO DELL’IVA AL 25,5% CON CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

Tra il 2016 e il 2018 assisteremo a un aumento di ben 3,5% percentuali cui si aggiunge, da giugno, l’aumento delle accise su benzina e gasolio.

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Il Governo ha appena incassato il primo via libera alla legge di Stabilità che ora passerà al Senato per l’ultima approvazione. I deputati hanno lasciato invariata la struttura del testo di legge, che è stato piuttosto ritoccato dallo stesso Governo. Quest’ultimo, per allinearsi alle osservazioni formulate dall’Unione Europea, ha introdotto durante l’esame in Commissione Bilancio di Montecitorio misure aggiuntive per circa 4,5 miliardi riducendo così dal 2,9 al 2,6% l’indebitamento netto per il 2015. Una manovra da oltre 32 miliardi che alla fine produrrà misure espansive con un peggioramento dei saldi per 5,9 miliardi. (altro…)

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