Tra le varie cause del disastro economico italiano, quanto pesa l’usura bancaria?

 

Il problema dell’usura applicata dal sistema bancario e finanziario italiano è un argomento talmente vasto che richiederebbe un trattato apposito.

In ogni caso queste sono le normative che disciplinano la questione:

  1. La ratio della legge 108/96 sull’usura che ha apportato modifiche all’art. 644 c.p. è stata quella di cercare di impedire che surrettiziamente si possa realizzare una “usura lecita” attraverso una maliziosa disciplina contrattuale.

Nella determinazione del Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) delle Banche (cioè il costo del denaro), ai sensi dell’art. 644 c.p. come riformato dall’art. 1, L. 108/96, sono comprese “… le commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e le spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito“ .

Invece gli Istituti di Credito, interpretando “maliziosamente” la Circolare della Banca d’Italia, periodicamente emanata esclusivamente ai fini statistici per la “rilevazione trimestrale” del tasso soglia, ex-art. 2 della medesima L. 108/96, non hanno conteggiato nella determinazione del tasso applicato ai clienti le Commissioni di Massimo Scoperto ed altre spese non omogenee (spese legali, interessi di mora, addebiti tenuta conto, servizio incassi ecc..). (altro…)

Il Tribunale di Enna segue la sentenza 350/2013: usura contrattualizzata. E’ la seconda volta, la giurisprudenza avanza.

Dopo due sentenze di Tribunali Ordinari nel 2014, arriva una nuova sentenza pronunciata dal Tribunale di Enna in data 12 gennaio 2015, che accoglie in toto ancora una volta la discussa sentenza n. 350 /2013 pronunciata dalla Cassazione civile Sez.I, che in modo semplice, lineare e incontroverbribile dilata uno squarcio da tempo già aperto nel panorama giuridico e che vede impegnati a dibattere tutti gli operatori del diritto sulla vexata quaestio dell’usura perpetrata dagli istituti di credito attraverso tutti quei contratti di finanziamento che in maniera più o meno palese registrano l’applicazione di tassi di interesse al di sopra del limite fissato dalla legge.

La sentenza n. 25/2015 emessa a seguito di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, si snoda attraverso tre passaggi fondamentali nella normativa anti-usura.

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Banche: cercano, malamente, di tutelarsi, ma io le combatto sempre: ecco come si accede alla mediazione bancaria

 

Torno al solito su un argomento che mi interessa particolarmente: le banche.

Il discorso dell’usura bancaria ormai è noto ai più, e purtroppo troppi ancora cadono nelle grinfie di sciacalli che, pur non sapendo di che parlano, si spacciano per venditori di fumo e speculano pesantemente sulle disgrazie altrui, chiedendo migliaia di euro per perizie che spesso e volenteri non rispettano le leggi contro  l’usura e quindi uno strumento micidiale a favore delle banche.

Ho più volte parlato della strategia del terrore che applicano queste associazioni a delinquere, ma l’informazione sempre più intensa ed alla portata di tutti le sta seriamente mettendo a dura prova, specie sul discorso dei mutui usurari, sulla base della sentenza 350/2013 della Cassazione, della legge 108/96 e della sentenza della Seconda Corte d’Appello di Venezia nr. 342 del 18/02/2013.

Ed allora eccole abbandonare le prove di forza che sembrano incentivare ancora di più le persone ad andare fino in fondo e a scegliere delle tattiche studiate a tavolino, che dovrebbero funzionare come deterrente.

Già, care banche, dico dovrebbero, perchè arriva sempre qualcuno che vi rompe le uova nel paniere.

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