Terremoto in Abruzzo: per ricostruire basteranno meno di 12 mld, la Germania conferma l'impegno per la ricostruzione di Onna

I 12 miliardi di euro stimati dal ministro dell’Interno Roberto Maroni per la ricostruzione in Abruzzo sono ”eccessivi”. Lo dice Altero Matteoli, ospite di Maurizio Belpietro a ‘Panorama del giorno’. ”Credo che siano eccessivi, credo che basti meno”, risponde il ministro delle Infrastrutture a una domanda sui costi della ricostruzione dopo il terremoto.

Quanto ai tempi per le prime case, Matteoli spiega che ”Berlusconi ha parlato di sei mesi prudentemente”. Presto avremo il quadro completo e la ricostruzione si dividerà in diverse fasi: per le case che vanno abbattute e ricostruite ”ci vorrà tempo”, per quelle ”lesionate ci vorranno da due o tre mesi a qualche mese in più”, secondo i danni subiti. E’ chiaro, sottolinea, che per coloro che devono aspettare ”dobbiamo trovare una soluzione dignitosa”.

Quindi il ministro a sottolineato che non servono nuovi organismi per fare i controlli sulle costruzioni: ”Enti in italia ce ne sono anche troppi. Gli enti locali, quando rilasciano le licenze, devono anche controllare che si costruisca secondo la normativa vigente”. Ma, pur assicurando che la normativa antisismica varata dal precedente governo Berlusconi ”è sufficiente”, Matteoli ammette che in Italia c’è una legislazione ”caotica” ed è per questo che ”il nostro governo ha un ministero per la Semplificazione”. Su questo versante ”c’è ancora molto da fare, c’è bisogno di più leggi quadro”. Però la normativa attuale antisismica è ”sufficiente” e ”basta applicarla e che ci siano i controlli: evidentemente questo in qualche caso non e’ accaduto”, rimarca Matteoli.

Quanto alla norma sul fascicolo fabbricato si puo’ fare in ”poco tempo, se il Parlamento è d’accordo” e ”sarà un deterrente molto forte”. Bisogna ”conoscere la storia di un fabbricato da quando è nato” e poi ”un edificio non è eterno, serve la manutenzione, poi ci sono le nuove tecnologie”, ricorda.

Il ministro ha anche commentato “l’attivismo del capo del governo”. E ”non è dovuto solo al fatto che il presidente del Consiglio va in Abruzzo ogni giorno, ma dal modo in cui lavora: io ho avuto modo di sentirlo spesso, anche durante i fine settimana, ed è sempre lì con gli ingegneri gli architetti” a pensare a come ricostruire. Matteoli poi rivendica infine il lavoro dei tecnici del suo dicastero: ”In dieci giorni sono stato in condizione di trasmettere una nota su tutti gli edifici pubblici, su quanto sono stati lesionati, su quanto occorre per ripristinarli, sui tempi…”.

La Germania conferma il proprio impegno per la ricostruzione a Onna, comune tra i più colpiti dal sisma abruzzese, e il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier afferma che “spero che la ricostruzione avvenga rapidamente”.

Il ministro tedesco – nella conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Franco Frattini – ha voluto ricordare come la scelta di Onna non sia casuale, sottolineando che “la cittadina era stata distrutta dalle truppe naziste”. Per quanto riguarda le cifre stanziate il ministro ha detto di non potere al momento parlare di costi ricordando “che da parte statale ci coccuperemo soprattutto della cattedrale distrutta ma ci sono offerte da parte di privati” per la ricostruzione in generale.

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