Terremoto in Abruzzo: le vittime salgono a 295, la procura individua i costruttori da sentire, Berlusconi agli sfollati: nelle case entro l'estate, i bambini tornano a scuola nelle tendopoli

Non ce l’ha fatta: è morto ieri notte nell’Ospedale Forlanini a Roma un ragazzo di 19 anni, vittima del sisma che colpito l’Abruzzo. Lo rende noto lo stesso Ospedale Forlanini. Il ragazzo era arrivato nell’ospedale della capitale portato con l’elisoccorso il 6 aprile, il giorno stesso del terremoto, ma è morto in rianimazione per i traumi subiti.

Sale così a 295 il triste bilancio delle vittime del sisma che ha colpito l’Aquilano. Due delle vittime, feriti gravemente, sono morte in ospedale a causa dei traumi. Il 12 aprile era infatti deceduto per le ferite riportate dal crollo di un edificio, un 59enne che era stato ricoverato nell’ospedale di Teramo. Ieri notte, non ce l’ha fatta il 19enne.

Nel frattempo la procura dell’Aquila, che indaga sui crolli del terremoto, avrebbe già stilato un elenco di costruttori da interrogare “nelle prossime ore” : sono tutti quelli (una ventina) che hanno realizzato gli immobili sottoposti a sequestro. Gli interrogatori avverranno non appena saranno pronti i primi risultati delle perizie sui reperti sequestrati in modo da poter muovere contestazioni specifiche.

A dieci giorni dal devastante terremoto si registrano i primi segni di ripresa, a cominciare dalla scuola: a Poggio Picenze, a pochi chilometri dall’Aquila, si è inaugurata la prima aula-tenda alla presenza del premier Silvio Berlusconi e del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini.

Il premier ha visitato per la sesta volta L’Aquila e le tendopoli che ospitano gli sfollati, assicurando che saranno fuori di lì entro la fine dell’estate.

Sotto le tende la popolazione, che alle 7.44 ha dovuto fare i conti con una nuova scossa di magnitudo 3.2, sta cercando di tornare a una vita quanto possibile normale: in città si è celebrato il primo matrimonio e nel paesino di Poggio Picenze sono state allestite le aule in tre tende per 30 bambini. “La riapertura della scuola – ha detto il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini – è un piccolo segnale fortemente positivo di ritorno alla normalità. Da lunedì riapriranno tutte le scuole risultate agibili”.

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