Torno a scrivere su questo blog, la mia prima vera casetta da cui ho iniziato a dar voce a tutti i disagi subiti da noi cittadini, e lo faccio per una giusta causa: Equitalia.
Sono davvero tantissime le segnalazioni e richieste di aiuto per Equitalia che ricevo quotidianamente; le missive più preoccupate sono quelle che riguardano il preavviso di iscrizione di ipoteca sulla prima casa.
Più che giustificabili, perchè sappiamo benissimo tutti i metodi nazisti usati da Equitalia… ma soprattutto la volontaria mancata informazione degli organi pubblici a riguardo: viene spianata la strada al terrore di perdere la casa per cittadini in difficoltà economica.
Ma veramente Equitalia dopo l’ipoteca può toccarci casa?
La realtà è ben diversa… ma di certo è comprensibile la paura.
Cerchiamo di vederci chiaro…
Innanzitutto, per i debiti compresi tra 20 mila euro e 119 mila, Equitalia può iscrivere ipoteca giudiziale ma non può avviare il pignoramento immobiliare.
Dal 1° aprile è partita ufficialmente l’anagrafe dei conti correnti, cioè la banca dati in cui confluiranno tutti i dati di tutti i rapporti bancari dei cittadini.
Il Fisco avrà in mano tutti i dati, dal saldo iniziale a quello finale ed alla giacenza media di ciascun conto, carta di credito e così via.
Equitalia ha già chiesto in sede Parlamentare, di poter utilizzare questi dati per rendere più facile la riscossione di crediti difficili.
In parole povere, i conti correnti degli italiani, sono attaccabili dal Concessionario per la Riscossione e le norme lo permettono senza sconti.
Vediamo tutto quello che c’è da sapere e come potersi difendere, per quel poco che si può.