Associazione a delinquere: art. 416 bis applicabile alle banche

 

ASSOCIAZIONE A DELINQUERE. ANCHE PER LE BANCHE.

Recita l’art. 1 della L. n. 17/1982 (legge Anselmi): «Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall’articolo 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale».

Recita l’art. 416-bis del cp: «L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri». (altro…)

Io, stuprata dalle banche.

Mi è stato chiesto più volte di parlare della mia storia, di scriverla, affinchè possa essere d’aiuto a coloro che sono alle prese con le vessazioni bancarie e che, presi dalla disperazione, compiono gesti dai quali non si può più tornare indietro.

In molti che mi seguono sanno che io ho passato per più volte anche quella fase, e che quotidianamente combatto affinchè la mia esperienza possa arrivare alle persone che credono di non avere più scelta, facendo loro comprendere che al contrario non solo questa alternativa esiste, ma che sta diventando alla portata di tutti, grazie al lavoro di chi come me, più importante di me, studia sistemi che possano permettere di liberarsi di una schiavitù imperante.

Non nascondo di aver avuto anche proposte economiche di un certo rilievo, sia per fermare la mia “opera” che per commercializzarla.

Per una persona che fatica a sopravvivere come me, è una manna dal cielo.

Ma io le ho sempre rifiutate,  non certo per snobbismo, ma perchè avrebbero snaturalizzato il senso del mio operato: sono mossa da una fortissima motivazione, quella di veder finire una mattanza a cui stiamo assistendo inermi da anni, ma soprattutto di tornare ad essere un Paese Sovrano, che mette dove meritano i delinquenti che ci hanno portato a questo punto.

No, non la galera. I lavori forzati. Anche se per molti basterebbe farli lavorare 12 ore al giorno in un call center per 600 euro al mese per vederli morire.

Ma la Legge Aurea che seguo, grazie al mio insegnante spirituale, mi porta ad astenermi dal praticare le cosiddette azioni nocive, in modo da raggiungere la mia personale liberazione e consapevolezza.

Tutto ciò premesso, riflettendoci attentamente, ho pensato che un libro che racconti in prima persona tutte le sensazioni tragiche che ho vissuto io a causa degli atteggiamenti dei bancari, potrebbe essere davvero d’aiuto per chi le sta vivendo adesso: non siete soli, io le ho passate, a fatica le ho superate, anzi, le sto superando ancora, ma ho capito che esiste una luce dal tunnel.

Io, stuprata dalle banche.

Questo sarà il suo titolo, diviso in due parti: la prima dove la mia anima si metterà a nudo per raccontare tutto ciò che ho subito. La seconda dove invece troverete ogni consiglio e strumento per difendervi in modo concreto e definitivo dall’egemonia del sistema bancario. Entrambe saranno precedute da una prefazione di illustri esperti, che mi hanno onorato del loro consenso.

Lo so, il titolo è forte.

Ma quando si parla di stupro si pensa solo a qualcosa di fisico, ebbene io ne ho subito per anni uno ben più grave: stuprata psicologicamente dalle banche.

Ho deciso oggi, dopo aver parlato con una persona che era davvero disperata e che invece ho lasciato dopo un’ora con una speranza sincera, di condividere con voi il primo capitolo della prima parte. Se non vi piacerà, liberissimi di dirlo, ma ricordate: è un’anima che parla.

Buona lettura.

Capitolo I

Solo chi ha vissuto sulla propria pelle, anche se in minima parte, l’esperienza che sto per raccontare, può comprendere il senso di un titolo tanto forte. 

L’essere stuprata è l’esperienza di certo più infima e devastante che una donna possa mai provare. 

Ti lascia un senso di vuoto interiore che difficilmente riuscirai a colmare, neppure con il tempo, perché questo sarà un ricordo che più cercherai di rifuggire, più ti tornerà alla memoria nei momenti in cui meno te lo aspetti. 

Ti senti in colpa, sola, sporca, ti chiudi al mondo e vorresti farlo anche alla vita. 

Io non lo nascondo, ho provato tutto, anche quest’ultimo aspetto, e l’ho provato da sola, perché nessuno ha saputo o voluto comprendere il dolore dilaniante che mi ha pervaso, lasciandomi una cicatrice tanto profonda che ci vorranno anni per riuscire a mitigare. 

Mi si può contestare: scusa, come fa una banca a stuprarti? 

Semplice. 

Ti toglie dignità, ti incute terrore, ti toglie ogni tipo di volontà o capacità di reazione, ti fa sentire una ladra o una delinquente se non adempi ai suoi voleri, ti massacra psicologicamente al punto che preghi ogni notte prima di andare a dormire di non svegliarti più. Ma sai che non dormirai, e se lo farai rivivrai costantemente l’incubo quotidiano nei tuoi sogni travagliati.

Non è uno stupro questo? 

Vero, è peggio. 

Perché mentre uno stupro è un’azione violenta che si subisce una sola volta, le medesime sensazioni una banca te le fa provare tutti i santi giorni, per mesi, anni, fino a che non ti vede crollare. 

Lo scopo finale è questo: distruggerti per potersi appropriare di tutto quanto rappresenta un valore nella tua vita. 

A me è successo così, e sono convinta che chiunque sia passato per questa via possa testimoniare la stessa sensazione. 

La mia è la storia di una piccola imprenditrice che ha lavorato onestamente a partire dal 1997, vedendo crescere con fatica e grande dedizione la propria azienda, facendola diventare un fiore all’occhiello della mia zona di residenza ed un nome che significava fiducia. 

Mi è costato tantissimo arrivare a questi risultati: all’inizio ho completamente rinunciato alla mia vita privata ed alla gioventù spensierata che dovrebbe appartenere a qualsiasi essere umano. Diventata mamma, pur di seguire un’attività che mi assorbiva completamente, ho tolto tempo a me stessa ed a mia figlia: mi sono persa i suoi primi sorrisi, il raggiungimento dei suoi grandi traguardi. 

Alla sera rientravo, con incredibili sensi di colpa, e sentivo i racconti fatti da chi la curava riguardo ai suoi progressi quotidiani, tenendola in braccio, cullandola, amandola con tutta l’anima e ripetendomi il mantra: lo stai facendo per lei. 

Era vero. 

Accettavo qualsiasi parola, anche la meno gentile, pur di poterle garantire un futuro, che è stato rubato a lei in primis e a me dopo, quando le banche ci hanno ridotto sul lastrico, senza una motivazione valida. 

Ogni sacrificio che ho fatto ha perso di significato. E quando sono sola, a distanza di oltre un anno, ancora non riesco a trattenere le lacrime per ciò che ho subito e di contro ha subito la mia famiglia, anche se ho cercato in tutti i modi possibili di proteggerla. 

Ci sono riuscita? 

Non lo so, non sono certa che la mia bambina sia passata indenne dal periodo più nero della mia vita, che non abbiano danneggiato anche lei che, cresciuta, vedeva la mamma nascondersi e poi la sentiva piangere a dirotto. 

Però mia figlia è stata l’unica nella sua innocenza a ripetermi sempre: abbi fiducia mamma, riuscirai ad uscire da questo momento e non ci saranno più persone che ti faranno del male.

Per assurdo, la sensibilità di una bambina è stata l’unica forza che ho trovato per poter reagire, con fatica immensa.

Perché gli adulti non riconoscono una malattia che non si manifesta a livello fisico ma solo psicologico, non sono in grado di affrontarla, il buio fa paura a tutti. Ti stanno vicino fino a che vedono le prime reazioni che sono inevitabilmente legate al tuo corpo, deperisci giorno dopo giorno, ma quando capiscono che non è legato ad alcun brutto male fisico bensì ad un tunnel cupo che ti attanaglia fino a non farti più respirare, mangiare, dormire, che ti porta a vivere attacchi di panico ed a fare gesti disperati, che sono in realtà una grandissima richiesta di aiuto, bè, in quel momento ti girano le spalle.

Credendo di non farlo.

Ma tu sai che è così. Tu sola a combattere contro un mostro interiore ed uno esterno ancor più grande: entrambi con lo stesso scopo. Vederti soccombere.

Si, io sono stata stuprata dalle banche. Ora vi spiego come.

 

 

Illeciti bancari su mutui: come trovarli, avere la restituzione interessi e mutuo a tasso ZERO per legge

 

Ieri ho letto dell’ennesimo suicidio di un italiano. Motivo? Non riusciva più a pagare il mutuo.

Allora, siccome come potete leggere nella mia pagina di presentazione, ci sono passata anch’io, da fine 2011 mi sono impegnata nello studio degli illeciti bancari, che vengono fatti indistintamente ai privati ed alle aziende.

Cosa si intende per illeciti?

Si intende applicazione di TASSI USURARI, che è molto peggio dell’anatocismo, perchè i primi rappresentano un reato penale e le banche stanno raccogliendo una quantità enorme di condanne, il secondo è un reato civile, pertanto si tratta un rimborso MINIMO e tutto finisce così.

Le anomalie consistono nell’anatocismo secondo l’art. 1283 del Codice Civile, nell’usura ai sensi della legge 180/96 e nell’intederminatezza dei costi occulti ai sensi della legge 154/92. In aggiunta, per i privati, c’è stata una sentenza della Cassazione storica, la nr. 350/2013, che preve ai sensi dell’articolo 1815 del Codice Civile il diritto restitutorio.

La sentenza della Cassazione è storica perchè  introdotto il concetto di usura contrattualizzata affermando che, per verificare il superamento del tasso soglia, occorre prendere in considerazione tutti gli interessi previsti dal contratto: sia gli interessi convenzionali che gli interessi moratori pattuiti al momento della stipula del contratto con la banca. Se la somma supera il tasso di soglia legale il mutuo è usurario. Si intendono infatti usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui sono concordati tra le parti (con la sottoscrizione del contratto di mutuo), e non nel momento del loro pagamento (dunque anche a titolo di interessi moratori).

Mi spiego meglio: avete il diritto di riavere tutti gli interessi fino ad ora pagati e di continuare a pagare il mutuo al tasso legale che è del 2%. Potete ricontrattare il mutuo, scegliendo rate molto più basse o un allungamento, senza spese, e nei casi più gravi, ovvero l’applicazione dei tassi usurai, il mutuo può essere annullato, con risarcimento danni subiti.

A questa sentenza se ne aggiunge una freschissima della della Corte d’Appello di Venezia n° 342 del 18 Febbraio 2013:

L’articolo 1815, comma 2 c.c. esprime un principio giuridico valido per tutte le obbligazioni pecuniarie e pertanto la previsione di nullità della clausola di debenza degli interessi è applicabile a qualsiasi somma richiesta a tale e quindi anche nel caso d’interessi moratori. La conseguenza della violazione dell’art. 1815, comma 2, c.c. è la conversione forzosa del mutuo usurario in mutuo gratuito.”

Non male eh?

Parto col dire una cosa: se il mutuo che avete sottoscritto prevede un piano di ammortamento ALLA FRANCESE al 99% supera il tasso antiusura. Non contate su interventi governativi, perchè non ci saranno mai: i governi, tutti, danno soldi alle banche, pensiamo alla nostra IMU servita per coprire il buco MPS, oppure all’ultimo regalo nella finanziaria per un risparmio di circa 20 miliardi di tasse alle banche, che dovremo pagare noi.

Dobbiamo iniziare a difenderci da soli, e se si sa come è facile farlo.

Allora, faccio un elenco che vi permette da soli di verificare se avete subito illeciti:

  1. dovete avere copia del contratto di mutuo e di tutti gli allegati relativi alle condizioni generali
  2. se non lo avete, meglio chiederne copia al notaio che l’ha redatto e non alla banca, che potrebbe insospettirsi ed iniziare ad attivarsi contro di voi
  3. Leggete attentamente tutti i fogli ed andate alla ricerca sia del tasso applicato che del tasso applicabile in caso di mora
  4. Verificare sul sito della Banca d’Italia il tasso soglia previsto per gli interessi fissi o variabili con riferimento al periodo di stipulazione del mutuo
  5. A questo punto sommate il tasso di interesse convenzionale (cioè quello previsto al momento della stipula) e il tasso di interesse moratorio, e confrontatelo con il tasso soglia indicato sul sito della Banca d’Italia
  6. Se il risultato della somma supera il tasso soglia il mutuo è usuraio con tutte le conseguenze sopra descritte che ne derivano.

Per essere ancora più sicuri, potete andare sul sito di Altroconsumo, che ha messo un calcolatore non solo per verificare il mutuo ma anche i prestiti personali.  Il problema però è che poi, dopo la prima consulenza gratuita, vi chiedono un oneroso obolo per portare avanti il discorso con la banca e comunque per poter avanzare richieste alla Banca sia stragiudizialmente che tramite vie legali è necessaria una perizia asseverata.

A quel punto, se avete bisogno, contattatemi qui o via twitter, perchè vi indirizzerò personalmente ad una onlus, che non vi chiederà nulla e si farà pagare dalla banca soccombente tutte le proprie competenze, comprendenti i costi della perizia e l’onorario dell’avvocato specializzato che vi assisterà.

NON UCCIDETEVI PIU’, METTIAMO IL CAPPIO ALLE BANCHE E RIPRENDIAMOCI QUANTO CI HANNO RUBATO.

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