Casa all’asta: salviamola
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Pensieri esasperanti di un'ex imprenditrice esasperata
Chi si ferma non si muove
Il pignoramento della casa.
Spesso ricevo domande di questo tipo: ho subito una procedura esecutiva per un immobile di mia proprietà, messo in vendita senza incanto; dopo alcune udienze, il magistrato ha ridotto il prezzo richiesto del 50%. Posso chiedere la chiusura della procedura perché infruttuosa?
La risposta è si.
La norma che introduce la possibilità di dichiarare la chiusura anticipata della procedura esecutiva avente ad oggetto un bene immobile per “infruttuoso esito” [1] costituisce una importante novità introdotta dal legislatore, in quanto per la prima volta si interviene al fine di arginare le lungaggini di quei giudizi che inevitabilmente ledono i diritti del debitore esecutato.
L’obiettivo di questo nuovo articolo inserito nelle disposizioni attuative al codice di procedura civile è appunto quello di introdurre un limite di “ragionevolezza” alla durata dell’espropriazione forzata quando risulti evidente che le possibilità di realizzo della stessa si siano ridotte in maniera significativa.
Per procedere ad una chiusura anticipata della procedura è necessario che si accerti la circostanza che i creditori non potranno avere un soddisfacimento adeguato delle proprie pretese da valutarsi sulla base dei seguenti indici:
– costi per la prosecuzione della procedura;
– possibilità di riuscita della vendita del bene;
– valore stimato di realizzo.
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