Appurato: Equitalia applica usura

 

Sono sempre maggiori le richieste che mi arrivano di verifica delle rateizzazioni concesse ad Equitalia a contribuenti MOROSI E NON EVASORI.

Ebbene, il 99,5% del periziato (oltre un migliaio) dimostra che Equitalia, utilizzando un piano di ammortamento alla francese, esplicitamente vietato dalla normativa italiana, nelle sue rateizzazioni nasconde un importo di interessi che supera di gran lunga la soglia dell’usura ex legge 108/96.

Innanzitutto è bene fare alcune precisazioni, tutti gli oneri accessori che vengono corrisposti ad Equitalia, sono in realtà emolumenti destinati agli Enti impositori (INPS, Agenzia delle Entrate etc.), mentre Equitalia recupera esclusivamente il proprio aggio senza aumenti di nessun genere, neanche in caso di dilazioni di pagamento.

E’ vero però che Equitalia ha optato arbitrariamente, anche per l’applicazione del piano di ammortamento alla Francese che consiste nel fatto che le rate previste sono costanti e gli interessi vengono calcolati sul capitale residuo.

(altro…)

Cos’è l’autotutela con Fisco ed Equitalia

Sempre più persone mi chiedono delucidazioni sulla possibilità dell’autotutela.

Grossi titoli di giornali parlano di cartelle esattoriali o di contestazioni dell’Agenzia delle Entrate che possono venire annullate per vari vizi di forma, quali l’invio per raccomandata con ricevuta di ritorno, e non alla stregua di un atto giudiziale quale è, oppure perchè non firmate da dirigenti autorizzati e via di seguito.

Gli avvocati poco chiari ne hanno approfittato dicendo con ancora maggior enfasi: TUTTE LE CARTELLE SONO NULLE.

Partiamo da un discorso fondamentale: un conto è dire Annullabile un conto è dire Nullo.

Secondo fatto non meno importante che viene evitato di dire, è che per ottenere una situazione del genere esistono solo due vie: l’accesso alla Commissione Tributaria, oppure l’accesso al Tar.

In entrambi i casi, si è obbligati ad essere seguiti da un legale, ed evidentemente pagargli congrua parcella. Per quanto riguarda il ricorso al Tar, anche i sassi sanno che prevede dei costi talmente alti che spesso e volentieri lo rendono ineconomico. Peggio addirittura l’accesso alla Commissione Tributaria, che prevede, oltre all’assistenza legale, il pagamento dei contributi unificati e preventivamente il 30% della cartella esattoriale: trattasi di un processo vero e proprio, con tre gradi di giudizio. Spesso e volentieri il primo vede l’attore soccombente, e quindi con l’aggravio ulteriore delle spese processuali: e questa è ormai consuetudine per verificare le disponibilità economiche del cittadino a poter andare avanti, e si sa, quando si affronta un processo o il Tar, non si è mai certi del suo buon esito, perchè troppi fattori influiscono il risultato.

Ma due sono le cose certe: le parcelle degli avvocati e le spese da sostenere in giudizio.

Evito ogni tipo di commento o giudizio: non è questo il mio obiettivo, bensì quello di informare i contribuenti che esiste un sistema completamente GRATUITO, tramite il quale loro stessi, ENTRO 90 GIORNI dal ricevimento di comunicazione del Fisco o di Equitalia, possono chiedere verifica che quanto richiesto sia effettivamente dovuto, addirittura esistono link su siti Inps, Agenzia delle Entrate ed Equitalia (che alla fine vi indicherò), dove non solo è possibile scaricare i moduli da compilare e da presentare all’Ente impositore, ma una procedura semplicissima di invio online.

L’ AUTOTUTELA, per l’appunto.

Per essere il più chiara possibile, faccio un esempio che non è poi tanto lontano da quello che sta accadendo in questo momento: Equitalia invia una cartella esattoriale realtiva ad un tributo ormai prescritto.

Si sa che tutti quando riceviamo una comunicazione di Equitalia proviamo un brivido non certo piacevole. Ma se la notifica arriva dopo 5 anni, e quindi con la prescrizione in corso, come fare per non pagare, rispettando quello che la normativa fiscale dice?

Il cittadino, fino al 2013, non poteva far altro che rivolgersi come detto sopra ad un legale e fare ricorsoo al giudice di pace o al tribunale (a seconda del contenuto della cartella).

Risultato: il ricorrente vinceva quasi sempre la causa (in caso di prescrizione), ma, nel frattempo, era costretto a subìre un’ipoteca, il blocco del conto corrente, il pignoramento del quinto dello stipendio/pensione o il fermo dell’auto (salvo che il giudice avesse concesso, immediatamente, la sospensiva).

Dopo la legge di stabilità del 2013 si prevede che, in caso di cartelle pazze notificate da non oltre 90 giorni, il contribuente ha il diritto sacrosanto di presentare a Equitalia una richiesta di sospensione e, all’esito di un’istruttoria interna,di sgravio.

Ed è un risultato talmente acclamato che, come detto prima, sul sito di Equitalia si trovano tutte le spiegazioni, i moduli e le indicazioni per l’invio online della contestazione (qui e qui)

Ma non basta: Equitalia è tenuta a ricevere qualsiasi tipo di istanza o richiesta presentata dai cittadini, anche se sono trascorsi i 90 giorni.

Il contribuente depositare o spedire una “istanza in autotutela”: si tratta, cioè, di una sorta di reclamo (scritto senza formule particolari, in carta semplice) con cui si segnala l’irregolare pretesa e se ne chiede l’annullamento.

Preparatevi, perchè non sempre il personale di Equitalia è informato di questo, o finge di non esserlo, quindi portatevi la stampa dei link che vi ho messo.

Equitalia, per quanto società privata, svolgendo un servizio pubblico, è equiparata a qualsiasi altra pubblica amministrazione (questo è l’orientamento condiviso da tutti i giudici e finanche dalla Cassazione).

Pertanto è tenuta agli obblighi di trasparenza, di imparzialità e di buona fede nella gestione della propria attività di riscossione.   Non sono poche le sentenze che hanno condannato l’Agente per la riscossione al risarcimento del danno per non aver dato corso a una richiesta di accesso agli atti amministrativi.

Pretendete quindi sempre dallo sportellista di depositare le vostre istanze. Nessuno le può rifiutare. E se anche ciò avviene pretendete di parlare con un dirigente. Se anche in tal caso vengono fatte orecchie da mercante, avete sempre la possibilità di notificare l’istanza con il postino o con l’ufficiale giudiziario del tribunale.

La presentazione di tale richiesta/reclamo è fondamentale anche per un’altra ragione: nel caso in cui Equitalia proceda ugualmente al pignoramento o al fermo/ipoteca, costringendovi a fare ricorso al giudice, potrete chiedere in tale sede la sua condanna al risarcimento del danno per lite temeraria  ossia per avervi costretto a intraprendere una causa di cui, invece, non ve ne era affatto bisogno, essendo evidenti le vostre ragioni. (fonte laleggepertutti.it)

Attenzione: se si parla di cartelle esattoriali l’istanza di autotutela deve essere presentata ad Equitalia, se si tratta di avvisi bonari direttamente all’ente impositore (Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Comune etc.)

Ma cambia poco, il risultato è lo stesso.

Laddove vi venga riconosciuto l’errore, chi di dovere procederà allo sgravio. In caso contrario, vi verrà comunque certificato il debito, NON AVRETE SPESO NULLA, e potrete procedere alla richiesta di rateizzazione (se fatta da Equitalia, sappiate che al 99%, utilizzando l’ammortamento alla francese) vengono applicati interessi molto più alti del dovuto.

In quest’ultimo caso, è sufficiente un semplice controllo, in cui vi posso aiutare velocemente, e procedere poi verso Equitalia con istanza di autotutela per avere lo sgravio degli interessi: con un aggravio maggiore.

Perchè questo concretizza un illecito in atto pubblico amministrativo, ed è una questione di non poca importanza.

Merita pertanto un capitolo a parte.

Link autotutela INPS

Link autotutela Agenzia delle Entrate e link per scaricare la domanda di autotutela

Link per modulo autotutela per tributi comunali

Chiaro e semplice vademecum in difesa dei cittadini

Ho trovato questo vademecum su un sito in difesa dei consumatori, e trovo corretto divulgarlo, perchè scritto in modo semplice, chiaro, e magari tanti aspetti che non riteniamo importanti invece lo sono.

E’ ovvio che sia un’infarinatura, ma poco per volta arriveremo insieme alla completa autotutela.

Buona lettura.

Glossario di impicci e imbrogli


A Alberghi
Sono diventati l’ambiente preferito per proporre ogni sorta di impiccio e imbroglio.
Esiste una prassi costante, che corrisponde più o meno a questo schema:
• ricevete un invito postale o telefonico a recarvi presso l’Hotel X per ritirare un gradito “omaggio”;
• arrivati sul posto, venite rimbecilliti con una musica assordante;
• l’omaggio? Non ve lo danno se prima non ascoltate tutto il discorsetto, e se poi non firmate qualche modulo proposto dalle squisite persone che vi hanno invitato.
Sarà quasi impossibile ottenere un attimo di quiete, per riflettere in santa pace o consultare qualcuno di fiducia: gli organizzatori sono troppo premurosi per lasciarvi da soli.
Se vi decidete a firmare, potreste anche essere gratificati con applausi e grida di acclamazione da parte di tutti i presenti; é una gran bella soddisfazione…

B Belle figliole, bei fighetti
Uno dei sistemi più collaudati per farvi bere ogni panzana fa leva sull’attrazione sessuale.
Voi sbirciate nella scollatura mentre quella bellezza parla a raffica; finito il suo discorso, non osate ammettere che non avete capito niente perché eravate distratti; vi manca qualsiasi argomento per rifiutare cortesemente la sua proposta (ahimé, solo contrattuale); forse pensate, addirittura, che lo spettacolo di tanta grazia meriti in premio la banale firmetta, che ora Lei sollecita con insistenza.
Lo schema é allineato alle preferenze e ai gusti dell’AUTORE, ma può essere adeguato ad ogni altro orientamento.

C Clausole vessatorie
Il capo XIV bis del codice civile meriterebbe un’intera opera a commento, in quanto il legislatore – in attuazione della Direttiva CE n. 93/13 – ha cercato di inibire ogni sorta di clausola che determini un significativo squilibrio contrattuale in danno del consumatore.
Fra le molte ipotesi contemplate dall’art. 1469-bis segnalo quelle relative all’inefficacia di: limitazioni di responsabilità, penali spropositate in caso di recesso, vantaggi e facoltà unilaterali del professionista/venditore, spostamento della competenza giudiziaria in un foro diverso da quello dove risiede il consumatore.
Le norme di questo capo non escludono totalmente la possibilità di impicci, ma riescono almeno a frenare quelli più sfacciati; se non altro, perché i furbacchioni esiteranno a far valutare da un giudice le loro astute trovate contrattuali.

D Dimagrire
Se avvertite questo bisogno, parlatene con un MEDICO.
Le basi scientifiche del metodo esclusivo applicato da vari centri specializzati sono note da secoli: mangiare di meno e muoversi di più.
Le trovate tecnologiche che vi propongono? Il loro effetto sulle cellule adipose é discutibile, quello sul vostro portafoglio é garantito (vedere anche la voce Finanziamenti).
In questo settore, la vera scoperta sta nel metodo commerciale: vi vendono congiuntamente fame e fatica che, sfuse, costavano molto meno.
Alternative da considerare: consulto medico + dieta personalizzata + mensile di una palestra.

E Editoria
Da sempre uno dei settori più tartassati da impicci e imbrogli.
Salvo qualche caso marginale (rappresentato dai testi di editori malfamati), il problema non concerne la qualità delle opere ma le modalità di vendita.
Se avete bisogno di leggere o di studiare, effettuate i vostri acquisti in una buona libreria; lì si pagano solo le opere acquistate, e non vi richiedono di sottoscrivere strani impegni indesiderati.

F Finanziamenti
Il Credito al Consumo può risultare di aiuto a chi debba affrontare spese impegnative (l’auto, l’arredamento, etc.).
Peccato che, espandendo la sua attività verso partners e settori commerciali un tempo non considerati (aziende di bassissimo profilo, prestazioni varie che sarebbe logico pagare con una retta mensile), esso sia divenuto di grande aiuto anche ad iniziative assai discutibili.
Come? Il meccanismo é molto semplice.
La ditta Bellasola vi propone le sue merci o i suoi servizi, pagabili con comode rate mensili.
Vi fa credito? No, no, guardate meglio: vi fa chiedere un prestito al noto Istituto di credito al consumo.
In questo modo, l’Istituto pagherà subito a Bellasola l’intero prezzo pattuito, e voi rimborserete l’Istituto con i comodi bollettini postali (o con trattenuta sullo stipendio).
Se poi la mercanzia o la prestazione di Bellasola risultano insoddisfacenti (es.: vi hanno rifilato una patacca), oppure per una ragione qualsiasi non potete fruire del servizio concordato (es.: problemi di salute o un trasferimento vi impediscono di frequentare un corso), ciò non può esimervi dal puntuale pagamento delle rate: e questo per la semplice ragione che i vostri soldi non vanno affatto a Bellasola, servono solo a rimborsare il prestito concessovi dall’Istituto.
Azzardatevi solamente a sospendere i versamenti e vi troverete in un mare di guai (recupero crediti, azioni legali, segnalazioni negative in banca dati): in questi casi, contratti e leggi civili sono tutti contro di voi.
Le aziende del settore credito al consumo sono, per definizione, estranee ai contratti finanziati (e non mancheranno certo di ricordarvelo); il loro unico obbligo nei confronti della clientela é di esporre con chiarezza il TAEG (se la cosa vi interessa, significa tasso annuo effettivo globale), per ottemperare alla legge 19 febbraio 1992, n. 142.
Meditate seriamente sull’opportunità di invischiarvi in questo impiccio, che lascia veramente poche vie d’uscita.


G Gite
La locandina pubblicitaria promette una gita in pullman, ad un prezzo veramente ridicolo; il programma del viaggio prevede la visita di città e santuari, oltre ad una sosta dedicata alla presentazione dei prodotti della ditta Bellasola.
Fin qui tutto chiaro; peccato solo che, se decidete di comprare qualcosa durante quella sosta, forse vi accorgerete di aver strapagato sia la merce che l’escursione.

G Guadagni
Molte ditte affermano che potrete diventare ricchi, presto e con poco sforzo, se solo impegnate una modesta somma per entrare nel loro circuito commerciale.
Strano solo che abbiano bisogno proprio di voi, quando mezza Italia dovrebbe far la fila alla loro porta.
Il valore del pagamento richiesto varia secondo il settore di attività; pochi spiccioli per la paccottiglia da smerciare, qualche migliaio di Euro per videopoker o distributori automatici da gestire.
La fornitura (più o meno conforme alle vostre aspettative) probabilmente arriverà subito, i profitti mai.
A proposito, avreste le autorizzazioni amministrative necessarie per mettervi in affari senza cacciarvi nei guai?

H Help!
Aiuti disponibili, in ordine alfabetico:
Associazioni di Consumatori e Avvocati: sono gli interlocutori adatti per ottenere assistenza e consigli.
Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia: intervengono in caso di reato; ricevono denunce e querele, anche esposte a voce.
Procura della Repubblica: riceve denunce e querele, purché predisposte in forma scritta.

I Interviste
Interviste, sondaggi d’opinione e studi statistici sono pretesti classici per agganciare le vittime delle truffe stradali.
Posso farti una domanda? Cosa ne pensi di….
In realtà, il tema della conversazione conta poco; l’importante é che la vittima accetti poi di firmare una scheda (?) proposta dall’intervistatore (…per favore, altrimenti non mi pagano!).
In seguito, arriverà la richiesta di pagamento relativa ad un misterioso contratto sottoscritto in data…., ed autorevoli assicurazioni sull’assoluta regolarità dell’operazione.
Manco a dirlo, del contratto e del relativo costo se ne sente parlare solo quando i termini per esercitare il diritto di recesso sono ampiamente scaduti.

L Lingue straniere
La conoscenza delle lingue, e le altre abilità utili per l’inserimento nel mondo del lavoro rientrano fra i temi ricorrenti delle interviste rivolte al pubblico giovanile; le pubblicazioni ed i corsi (di infimo livello) rifilati con questo sistema restano sempre numerosi.
Il bisogno di approfondire quegli argomenti é indiscutibile, ma le opportunità più qualificate non si trovano per strada.

M Multiproprietà
La bella casetta in un posto incantevole, anche se per una sola settimana all’anno, é un sogno di molti.
La formula della multiproprietà sembra vantaggiosa, se si guarda al solo prezzo di acquisto; l’incognita sta nelle spese condominiali, nella gestione del comprensorio, e nella validità degli eventuali meccanismi di scambio della vostra settimana con soggiorni in altre località.
Gran parte delle offerte riguardanti le multiproprietà in località turistiche italiane sono facilmente controllabili, e non dovrebbero riservare grandi sorprese.
Quando vi propongono alloggi o “buoni vacanze” in paesi stranieri occorre molta cautela, visto che si tratta di spendere migliaia di euro senza poter verificare subito e approfonditamente la genuinità dell’affare.
Credete davvero che, in casi del genere, sia sufficiente ammirare una bella fotografia o una videocassetta?.
Che il set di valigie o la videocamera siano stati veramente regalati, quando l’acconto preteso li ripaga ampiamente?
O che sia giusto attendere di aver versato l’ultima rata per sapere come va a finire? Ci vorranno almeno due anni, periodo più che sufficiente per lasciarvi con un palmo di naso chiudendo bottega.
Molte voci del glossario che state leggendo sono correlate a questo genere di acquisti.

N Napoli
Si diceva che questa città fosse la “Capitale della Truffa”, ma la maggior parte degli impicci e imbrogli segnalati alle associazioni dei consumatori (quelli più insidiosi) sono riferibili a ditte con sede legale nel Nordest del paese.
E’ possibile che si tratti da una scelta strategica: mimetizzarsi fra le tante aziende irreprensibili del posto, presentarsi con una denominazione d’origine che non suscita (ancora) diffidenza.
Osservazioni personali, non suffragate da statistica.

O Omaggi, Offerte promozionali
Anche la trota presa all’amo si credeva furba ad approfittarne.
Forse perché, prima, le avevano fatto assaggiare la pastura.


P Polizze Assicurative
Quelle per la responsabilità civile (r.c. auto) sono un male necessario: se volete circolare con un veicolo a motore, fatevi bene i calcoli e scegliete quella più conveniente.
Quelle per il ramo vita (pensione integrativa e simili) dovrebbero essere un investimento per il futuro; se non vi garantiscono per certo un rendimento apprezzabile, fareste meglio a pensare ad altre forme di risparmio.
Per un approfondimento di questa materia consultate i decreti legislativi n. 174/1995 e 175/1995, relativi alla trasparenza e alla libera concorrenza nel settore.

Q Querela
E’ lo strumento da utilizzare senza esitazione per contrastare gli imbrogli perpetrati ai vostri danni.
Può essere predisposta da un Avvocato, che provvederà a redigerla con la massima chiarezza e incisività.
Potete anche provvedere personalmente, senza particolari spese o formalità: in questo caso, le autorità di pubblica sicurezza provvederanno a verbalizzare le vostre dichiarazioni.
La legge consente di presentare querela entro novanta giorni dalla data del fatto che si vuole denunciare; in linea di massima, é opportuno non lasciarsi sfuggire il termine.
I piccoli reati, quali la truffa semplice, non vengono mai perseguiti dalla magistratura se il colpevole non é stato querelato in tempo; questo perché la querela é considerata una condizione di procedibilità.
Segnalo, però, che le frodi commerciali possono integrare gli estremi della truffa aggravata, reato perseguibile d’ufficio, se sussiste una di queste circostanze:
• é stato ingenerato il timore di un rischio immaginario (es.: ti faccio causa e spendi molto di più);
• si è approfittato di circostanze che ostacolano la privata difesa (es.: ti hanno preso alla sprovvista);
• si é provocato un danno patrimoniale rilevante (dipende dal prezzo che vi chiedono)
In queste ipotesi, la querela tardiva risulterebbe utile come notizia di reato, sufficiente per avviare le indagini; ed é probabile che il furfante si veda poi contestare anche la recidiva, l’abitualità o la professionalità nel crimine (dipende dal suo curriculum criminale), magari in concorso con altri reati (es.: associazione per delinquere).
Molti esitano a ricorrere alla giustizia perché temono ritorsioni da parte dei soggetti denunciati.
E’ un rischio plausibile ma sopravvalutato: i truffatori sono specialisti della furbizia, non della violenza.


R Recesso
E’ il diritto fondamentale riconosciuto dal D.lgs. 50/1992 al consumatore che abbia sottoscritto contratti al di fuori dei locali commerciali (vendite per corrispondenza, beni e servizi presentati negli alberghi, contratti sottoscritti per strada o a casa propria, etc.).
Il recesso può essere esercitato, tramite raccomandata con avviso di ritorno, entro sette giorni decorrenti o dalla sottoscrizione del contratto, o dal ricevimento della merce.
E’ una facoltà di ripensamento concessa al consumatore, non vincolata a specifiche motivazioni (basterebbe dire: non se ne fa più nulla, amici come prima…).
L’impiccio o l’imbroglio restano, comunque, in agguato.
I contratti di vari operatori commerciali prevedono, in caso di vostro recesso, un forte rimborso spese in favore della ditta venditrice.
Un vero e proprio rimborso spese non sarebbe vietato dalle norme del D.lgs. 50/92 (che, entro limiti obiettivi e ristretti, lo consentirebbe); il guaio é che molte aziende sfruttano in modo illegittimo questo varco normativo, per dissimulare sotto altro nome le loro penali vessatorie (viceversa proibite, ed in contrasto anche con l’art. 1469-bis c.c.).
Avvertenze riassuntive sul diritto di recesso:
• recedere sempre entro sette giorni, tramite raccomandata con avviso di ritorno (vale la data di spedizione);
• mai fidarsi di una semplice comunicazione telefonica: le chiacchiere non sono documentabili;
• altro motivo per evitare trattative verbali con il venditore: le porterebbe avanti in modo assolutamente inconcludente, solo per evitare che pensiate a spedire tempestivamente il recesso scritto;
• il vostro recesso é valido ed efficace anche se non pagate il cosiddetto rimborso spese preteso dalla ditta: gli (improbabili) effetti della clausola che lo prevede saranno verificati a parte;
• ricordatevi che il recesso é consentito solo ai consumatori, non ai professionisti od operatori commerciali che abbiano firmato contratti inerenti la loro attività.

R Recupero crediti
Non avete pagato il corso di inglese che vi hanno rifilato col trucchetto dell’intervista e, dopo qualche lettera di sollecito, si presenta a casa vostra un brutto ceffo mandato dall’agenzia di recupero crediti.
Non lasciatevi impressionare dai suoi modi arroganti; é un rompiscatole senza autorità legale, e vi chiede i soldi solo per incarico del creditore (che lo paga a provvigione sugli incassi realizzati).
Le spese e diritti di agenzia? Buffonate!
Mandatelo via, e aspettate che vi facciano causa; male che vada, probabilmente non spenderete di più.

S Sgradite Sorprese
Uno degli impicci più odiosi é quello di farvi sottoscrivere un contratto di acquisto che espone un certo prezzo, e di chiedervi assai di più quando vengono a consegnarvi la merce.
E’ un trucco da rubagalline che funziona più o meno così:
• scritto in caratteri enormi: prestigioso servizio completo di argenteria per sole Euro. 499,99 + IVA;
• scritto in caratteri microscopici: il prezzo si riferisce ad ogni singola posata.
Esempio di fantasia, ma assolutamente conforme ai metodi di alcune ditte.
Che fare? Sbatterli subito fuori di casa, senza perdere tempo ad ascoltarli quando pretendono il pagamento del maggior prezzo; i loro discorsi sulla validità del contratto sono aria fritta; se li cacciate via non vi citeranno di certo in tribunale; é una truffa ben nota, e finiranno per pagarla.

T Tribunali e Giudici di Pace
Quelli che vi hanno rifilato il corso di inglese con la famosa intervista insistono ancora: adesso vi hanno notificato un atto di citazione in giudizio.
La faccenda sembra più seria, ma non é il caso di disperarsi: capita spesso che sia solo un bluff,
In molti casi il processo non inizierà mai perché gli interessati non iscrivono la causa a ruolo: l’apparente richiesta di giudizio, formalmente ineccepibile, é solo l’ennesimo espediente utilizzato per convincervi a pagare.
Se il processo inizia sul serio, non é detto che sia un male: se sarete assistiti a dovere, potreste anche vincerlo, e mettere la parola fine alla faccenda.
Consultate, per esempio, la voce Vizi del Consenso.

U Università, corsi di recupero
L’offerta di lezioni, seminari, corsi di formazione o recupero privati é sterminata; la loro qualità generale lascia qualche dubbio.
I contratti esaminati da Assoconsumatori disciplinano con estremo rigore gli impegni economici dell’allievo, ma restano spesso nel vago riguardo agli obblighi degli istituti.
Magari avevate affrontato la spesa per ottenere un diploma legalmente riconosciuto ma, rileggendo bene il contratto, vi accorgete che l’attestazione finale sarà rilasciata dal proverbiale Fra’…zo da Velletri.
Se lo scopo é solo di recuperare qualche esame, considerate anche il vecchio sistema delle ripetizioni a domicilio; spesso sono sufficienti, quasi sempre sono più economiche.

V Vantaggi Esclusivi (1)
Potete diventare membri di un Club che offre sensazionali servizi nel settore vacanze! La quota associativa costa solo poche migliaia di euro, e potete recuperare la spesa, o addirittura guadagnarci qualcosa, se presentate altri soci.
Dicono che i servizi promessi sono fruibili in paesi esotici, ma come si fa a sapere se gli alberghi indicati esistono davvero e se sono d’accordo?
E’ solo una catena di Sant’Antonio che arricchisce rapidamente i suoi ideatori: state alla larga.


V Vantaggi Esclusivi (2)
L’offerta di vantaggi esclusivi viene effettuata anche da alcuni Club rispettabili che, quale unico requisito di ammissione, vi richiedono di effettuare un modesto acquisto iniziale.
In linea di massima si tratta di iniziative legittime, ed il primo acquisto risulta veramente conveniente; é bene verificare, comunque, che l’accettazione della proposta non vi vincoli ad impicci associativi indesiderati (ad esempio, effettuare altri acquisti nel corso dell’anno, dover respingere l’invio della merce che ogni socio riceverà automaticamente in visione).

V Vizi del Consenso
Gli articoli 1427 e seguenti del codice civile vi consentono di richiedere l’annullamento di un contratto in tre ipotesi:
• se lo avete firmato per sbaglio (errore);
• se vi hanno costretto a firmarlo (violenza);
• se vi hanno raggirato (dolo).
E’ una delle ragioni per cui i truffatori, al di là delle minacce, esiteranno a trascinarvi in giudizio per farsi pagare: non vogliono rischiare che i contratti utilizzati per chiedere i quattrini vengano giudicati come meritano.

Z Zorro
Il giustiziere mascherato non verrà a levarvi dagli impicci ma, se imparate ad evitarli, non avrete bisogno del suo aiuto.

 

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