Separati dalla nascita

Ieri sera stavo facendo il mio solito esercizio, che prima o poi brevetterò stile nuovo ab shaper.

Sembra una stupidaggine, ma uno zapping frenetico ha un suo perchè per la definizione della forma fisica: trovatemi un esercizio migliore per tonificare i muscoli del pollice!

In ogni caso, io e mio marito ci siamo bloccati di fronte ad un’immagine, prima guardandoci con severità: evidentemente avevamo esagerato con i nostri cocktail serali.

Ma poi abbiamo bloccato l’immagine: e non abbiamo più smesso di ridere praticamente da ieri sera.

L’immagine è questa:

 

Di botto non abbiamo compreso chi fosse, o forse il nostro subconscio ha voluto proteggerci da questo trauma, dopo la bandana di Berlusconi, il capello ad istrice di Solange, il trapianto di Conte, il terribile riporto di Donald Trump… ci mancava IL PARRUCCHINO DI SANDRO MAYER, per natura abbinato ad orecchione a sventola!

No, non ce la faccio, quell’immagine mi si è impressa nella memoria, toglietemela. Preferisco vedere Platinette che danza il burlesque, ma Mayer con parrucchino color tra su de gioc (e questo cercatevelo su google se non siete delle mie parti), è davvero troppo.

In definitiva, ammetto che Sandro Mayer si è mostrato come un uomo assolutamente altruista: tutti gli italiani maschi che l’hanno visto di certo accetteranno l’inevitabile perdita di capelli con maggior dignità. E poi pensate a quanto avrà sudato sotto tutto quel pelo sintetico: lo si vedeva dai rivoli di fondotinta che scendevano irriverentemente fino al colletto della camicia, a termine trasmissione di colore mimetico.

Ebbene, ho uno scoop incredibile, ho trovato a chi si è ispirato Sandro Mayer per il suo nuovo look, sembrano davvero separati dalla nascita, se non fosse per una tonalità leggermente più cioccolato:

 

Ma immaginate quanto si sarà inalberata l’inamidata mummia Milly Carlucci: rischia, e non poco, che di tutta questa nuova edizione stucchevole di Ballando con le Stelle, l’unico successo memorabile sia un toupet di un egregio giornalista in crisi d’età.

 

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