Eh si.
Mentre sono in corso attacchi nei confronti di Equitalia, che diciamocelo, di equo non ha proprio nulla.
Mentre continuano i gesti estremi di imprenditori e cittadini che non riescono più a sostenere lo strozzinaggio di Equitalia.
Mentre il Capo del Governo e tutte le istituzioni cercano di convincere noi cittadini che Equitalia rappresenta lo Stato (e verrebbe da commentare che se lo Stato diventa tiranno non si può pretendere che i cittadini si sottomettano senza reagire).
Mentre Attilio Befera tuona contro chi accusa Equitalia di essere una delle ragioni più importanti per la disperazione dilagante tra i cittadini.
Mentre succede tutto questo.
Accade che due funzionari di Equitalia, Luigi Marzano e Maurizio Garrisi, vengano rinviati a processo di fronte al Tribunale Penale di Lecce.
L’accusa?
Bazzecole.
Tentato abuso d’ufficio.
I due funzionari avrebbero costretto dei contribuenti, che comunque avevano già regolarizzato la loro posizione, a versare ulteriori somme comprese tra i tremila e gli ottomila euro, minacciando in caso contrario pesanti azioni legali e cautelari.
Per carità. Potrebbero essere due mele marce. Oppure potrebbero essercene tante ma sono le uniche due di cui si è a conoscenza.
Una cosa però è certa: i metodi di Equitalia sono tali per cui i suoi funzionari potrebbero sentirsi legittimati ad incutere terrore, pressione psicologica e paura di ripercussioni, per il proprio tornaconto. Come avrebbe detto mia nonna, l’occasione fa l’uomo ladro, ed i funzionari di Equitalia ne hanno di occasioni verso un esercito di poveracci che non riescono a pagare.
DICO NO AD EQUITALIA.
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