Oscar 2009: come previsto, trionfa Slumdog Millionaire

Si è portato a casa otto statuette su dieci nomination, tra cui quella come Miglior Film e Miglior Regista.

Tutto come da copione.

Slumdog Millionaire ha mantenuto tutte le previsioni che lo volevano trionfatore di questa edizione degli Academy Awards.

Danny Doyle ha ringraziato saltando come Tigro, visto che l’aveva promesso ai suoi figli.

Ma Tigro, il personaggio di Winnie Pooh, non è sicuramente furbo quanto il regista inglese, che ha saputo sfruttare la povera gente di strada indiana, spendendo 15 milioni di dollari per confezionare un film dai buoni sentimenti che ha incassato oltre dieci volte tanto, lasciando ai veri artefici del successo solo le briciole.

Ah si, ha dato il contentino, portando qualche bimbo alla cerimonia degli Oscar, giusto per mostrare che, a dispetto delle denunce, lui si ricorda di chi ha usato.

Consiglio la lettura di questo articolo.

“The Millionaire” è forse il primo grande esempio di fusione tra il melodramma tipico del cinema indiano – la più grande industria di film del mondo – e l’astuzia europea, fatta qui di ammiccamenti estetici e denunce umanitarie: per questo ha vinto.

In ogni caso, complimenti a chi ha scritto la musica, ai tecnici del suono, agli sceneggiatori e a tutti coloro che hanno lavorato per la produzione di questo film.

Meno a chi ha fatto una grande operazione di marketing sulle spalle della sofferenza altrui.

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