Napolitano massone da generazioni

Lo ammetto, mi ha preso per il culo. Come 60 milioni di italiani, che almeno durante il suo primo mandato si sono dimenticati del suo passato e hanno sperato che fosse realmente una figura che avrebbe protetto Paese e Costituzione.

E invece, ha seguito passo dopo passo il volere della Troika, ufficialmente non ancora in Italia, o almeno non completamente.

Quando Berlusconi ha espresso il volere di portare l’Italia NON  fuori dall’Europa ma DALL’EURO, Napolitano ha risposto alla telefonata della Merkel e ha silurato il Cavaliere, mettendo al suo posto un uomo Bilderberg, esattamente come ha fatto quando Bersani non è riuscito ad avere una maggioranza e così Letta Bilderberg è risultato perfetto.

Altro che figura al di sopra delle parti, un vero dittatore nascosto sotto la forma del nonnetto rincoglionito.

Ha fatto distruggere le sue intercettazioni con l’ex Ministro Nicola Mancino durante al trattativa Mafia-Stato. Ha messo al Governo banchieri che in 17 mesi hanno massacrato il Paese, senza togliersi neppure un 1 di emolumenti durante l’ennesima fase, finta, di spending review. 

Giorgio Napolitano ci costa più dell’intero apparato della Regina d’Inghilterra, ed i suoi poteri sono tali da aver trasformato una Repubblica Parlamentare in una Repubblica Presidenziale, calpestando Costituzione e cittadini. 

Le contestazioni avute ieri alla Prima della Scala sono ancora poche rispetto a ciò che si merita, ma STRANAMENTE per vederle bisogna cercare sul web, perchè NESSUN organo d’informazione televisiva ne ha parlato: chi detiene quindi il potere sui messi di informazione di massa?

Ma ora sta per uscire un libro, scritto da Ferruccio Pinotti e Stefano Santachiara,  “Tutti i segreti della sinistra”, che racconta con fatti e certezze come le affinità, che non sono passate immuni agli occhi di molti, tra Napolitano e Berlusconi, sembravano più “sintonie che spesso vanno oltre la simpatia personale e il reciproco rispetto che può esistere tra figure che dovrebbero essere radicalmente lontane, sia per storia intellettuale e professionale sia per schieramento politico. Di Berlusconi è nota l’appartenenza massonica, che non si manifesta solo nella documentata affiliazione alla loggia P2 di Licio Gelli, ma anche nel sistema di simboli che costellano il cosiddetto mausoleo di Arcore, la tomba che il Cavaliere ha fatto realizzare per sé e per i propri cari dallo scultore Pietro Cascella. Ma c’è dell’altro.”

Secondo il discusso leader del Grande Oriente Democratico, Gioele Magaldi, non vi sono dubbi che Napolitano sia un “fratello”.

Ma le prove di queste affermazioni arrivano sempre dal sopracitato libro: “abbiamo incontrato un’autorevole fonte, che ha chiesto di rimanere anonima: un avvocato di altissimo livello, cassazionista, consulente delle più alte cariche istituzionali, massone con solidissimi agganci internazionali in Israele e negli Stati Uniti, figlio di un dirigente del Pci, massone, e lui stesso molto vicino al Pd. La prima indicazione che ci offre è interessante: «Già il padre di Giorgio Napolitano è stato un importante massone, una delle figure più in vista della massoneria partenopea».

Avvocato liberale, poeta e saggista, Giovanni avrebbe trasmesso al figlio Giorgio (notoriamente legatissimo al padre, che ammirava profondamente) non solo l’amore per i codici ma anche quello per la «fratellanza». A rafforzare la connotazione «muratoria» dell’ambiente in cui è nato Giorgio Napoletano c’è un altro massone, amico fraterno del padre: Giovanni Amendola, padre di Giorgio, storico dirigente del Pci e figura fondamentale per la crescita intellettuale e politica dell’attuale presidente della Repubblica. Va detto che l’appartenenza alla massoneria non è un reato, anzi, molto spesso figure a essa legate sono diventate protagoniste di rivoluzioni innovatrici e progressiste. Il fatto indiscutibile, però, è che il legame massonico rappresenta una modalità di gestione del potere di cui poco si conosce e che è spesso determinante per capire i fatti più recenti della politica italiana e internazionale.

La nostra fonte ha conosciuto bene e conosce Napolitano, cui si considera molto vicino. «Tutta la storia familiare di Napolitano è riconducibile all’esperienza massonica partenopea, che ha radici antiche e si inquadra nell’alveo di quella francese. Per molti aspetti Napolitano è assimilabile a Mitterrand, che era anche lui massone. Si può stabilire un parallelismo tra i due: la visione della république è la stessa, laica ma anche simbolica. L’appartenenza massonica di Napolitano è molto diversa da quella di Ciampi, fa riferimento a mondi molto più ampi. Ciampi inoltre è un cattolico. Napolitano si muove in un contesto più vasto.”

Quindi, un sunto.

Abbiamo un Presidente Massone, che evidentemente cura gli interessi dei “fratelli” e non dei suoi cittadini, e l’ha dimostrato più volte. Un Premier che è del Club Bilderberg, dove banche e speculatori la fanno da padroni. Stiamo per diventare figli di Troika come la Grecia, per la quale ormai non c’è più speranza. Sottomessi al nazismo Merkeliano.

Diciamolo in tre parole: SIAMO NELLA MERDA.

O ci si sveglia ora, o la Grecia non è un miraggio tanto lontano.

Per il momento, Vi regalo il video di come è stato accolto ieri Napolitano alla Scala. Purtroppo l’impeachment urlato da Grillo dovrebbe essere votato dal Parlamento, quindi impossibile da realizzare. Tranne che con un colpo di Stato.

http://www.youtube.com/watch?v=71jVVHXpcq8

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Una risposta a “Napolitano massone da generazioni”

  1. ITALIANIIIIIIIIIIIIIIIIIII SVEGLIAMOCI TUTTI ALTRIMENTI SARà LA FINE DELLA NOSTRA TANTO BELLA PATRIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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