Voglio affrontare questo discorso perchè mi rendo sempre più conto che il mercato della perizia econometrica, strumento necessario per dimostrare le proprie ragioni in un contenzioso bancario, sta diventando sempre più metodo speculativo di persone senza scrupoli, comprese alcune Associazioni Consumatori, che chiedono cifre folli per poi consegnare un documento completamente inidoneo a sostenere la tesi di usura.
Parto da un dato di fatto fondamentale: l‘unica perizia ASSEVERATA, ovvero giurata, che ha un valore in un giudizio in Tribunale, è quella perfezionata dal CTU, ovvero il Tecnico nominato dal Giudice, che giura davanti al medesimo di compiere il proprio lavoro nell’ottemperanza delle normative previste per il calcolo dell’usura, ovvero la sentenza 350/2013 della Cassazione, la legge 108/96 e la sentenza della Corte d’Appello di Venezia nr. 342/2013. (per poterle leggere nella loro completezza potete andare sulla mia pagina facebook nella sezione note)
Ciò premesso, sia una parte che l’altra possono decidere di presentare una propria perizia, che non necessita di alcun giuramento, pagamento di marche da bollo o simili, semplicemente nominando un CTP, ovvero un tecnico di parte, che dovrà seguire le medesime direttive e sostenere in Tribunale la propria tesi, a tutela di chi l’ha nominato.
La differenza è fondamentale: mentre il CTU se viene smentito nel suo lavoro ha conseguenze penali, il CTP non corre questo rischio. Ma questo non significa che si si può improvvisare tecnici peritali da un giorno all’altro, perchè l’argomento è davvero vastissimo, richiede studio, applicazione delle norme, conoscenze contabili e bancarie, e molta molta dedizione alla causa.
Una perizia asseverata certamente ha un costo elevato, ma una perizia di parte NO.
I periti onesti non dovrebbero chiedere cifre superiori ai 500 €, per perizie particolarmente difficili un massimo di 1000 €. Queste società invece spesso e volentieri chiedono tre o quattro volte tanto, per di più NON consegnando la perizia, a dimostrazione del lavoro effettuato (e questo si chiama appropriazione indebita e malafede contrattuale, che rende nullo il contratto con diritto al risarcimento patrimoniale e non patrimoniale), oppure consegnano qualcosa che davvero diventa un’arma potentissima nelle mani della banca, perchè fatta senza conoscere le normative, di tutta fretta e difficilmente sostenibile.
Non solo, hanno pure il coraggio di chiedere percentuali sul recuperato, fino ad arrivare al 25%: si passa da un usuraio ad uno ancora peggiore!!!
Una perizia deve contenere almeno tre fattori: il primo, il richiamo alle normative vigenti e la loro ottemperanza, il secondo la spiegazione del metodo di calcolo utilizzato, il terzo è il risultato, che deve collimare con i due precedenti.
Non ci sono questi tre elementi: bè, è meglio che non presentiate alcuna perizia e che vi affidiate al CTU sperando nella sua onestà lavorativa.
Concedetemi un consiglio: quando vi rivolgete ad un legale, un’associazione o qualsiasi altra cosa, chiedete sempre un preventivo cliente-legale, che comprenda anche il costo delle perizie. Questo per voi è un semplice preventivo, mentre per il legale rappresenta ai sensi di legge un vero e proprio contratto, per il quale non può aggiungere neppure un centesimo, pena la nullità, segnalazione all’Ordine e rimborso danni.
Secondo punto fondamentale: prima di firmare qualsiasi cosa leggete, e chiedete di vedere un fac-simile di perizia che loro presenteranno. Capirete immediatamente se è qualcosa di studiato e ponderato, oppure qualche paginette arrabattate alla meno peggio.
Terzo: NON PAGATE se prima non avete in mano il tutto. Esistono società che, pur di nascondere la loro totale incompetenza e la truffa che portano avanti, società già multate e sotto inchiesta penale, pretendono il pagamento anticipato, vi fanno firmare un contratto e vi ridanno la vostra copia che è completamente diversa da quella che avete firmato. Da che mondo e mondo, si paga quando si ha avuto il servizio, non prima. Siate certi che se pagate anticipatamente, non solo non vedrete più i vostri soldi ma neppure l’ombra di una perizia.
Quarto: non rivolgetevi ai primi venuti, che magari fino al giorno prima facevano tutt’altro. Perchè la perizia è l’unica vera arma che avete a disposizione, preparata da peracottari diventa un’arma a salve.
E poichè io non parlo mai senza dimostrare, vi pubblico una sentenza del Tribunale di Torino del 2013, pesantissma per il correntista, che effettivamente era usurato, ma poichè la perizia di parte ha dimostrato tutt’altro, c’è stata addirittura una condanna al risarcimento verso la banca, e non di pochi centesimi, oltre che alle spese di lite temeraria:
Leggendo i nomi, i migliaia che sfortuna loro, e pure mia, hanno avuto a che fare con questa “società” che si spaccia pure per Fondazione, riconosceranno benissimo di chi parlo: statevene lontani, se non volete finire nello stesso modo.
Ma il mercato è ben florido, e tutti coloro che agiscono nel medesimo modo dovrebbero essere posti sotto inchiesta PENALE.
DIFENDETEVI SEMPRE CON I DENTI, MA NON ANDATE DAL PRIMO CHE PASSA. POTRESTE FARE QUESTA FINE.
Grazie Rossella. Ricevuto. Ti aspetto settimana prossima. Un abbraccio grande grande.