Le conigliette di Playboy e Sanremo

Mi sono persa qualcosa.

Il Festival di Sanremo non è un mega-carrozzone-che-presenta-musica-fuffa pensato per le famiglie?

Certo.

Dire che tale Marco Carta piuttosto che il solito Al Bano siano i rappresentanti della musica italiana fa venire un po’ la pelle d’oca.

Continuando così, mi aspetto di vedere nella prossima edizione Gianni Drudi che ripropone il suo classico “L’uccello” o perchè no, Charlie Gnocchi come ospite d’onore che dedica alla Ventura, attapirata quest’anno perchè le è stata preferita la Maria nazionale, il brano che gli ha regalato milioni e milioni di dischi d’oro, “Giura che non è silicone”.

E’ inevitabile che gli ascolti calino.

Come direbbe mia figlia, famiglie si, deficenti no.

E allora via allo spolvero dei “super ospiti”, chiamati così ovviamente per i cachet che si portano a casa.

Bisogna trovare qualche nome che tira.

Per associazione d’idee, a Bonolis and company sicuramente si è accesa la lampadina: chi meglio delle ragazze di Playboy?

E chi se ne frega se l’importante dovrebbe essere la musica. Chi se ne sbatte se è uno degli spettacoli più importanti economicamente che la Rai mette insieme a livello mondiale. Che ci importa se il target storico del festival di Sanremo sono le famiglie.

Cambiamo tutto e puntiamo sui pipparoli.

Infatti, strombazzata ai quattro venti in pompa magna, e mi si perdoni anche questa associazione, è proprio la partecipazione delle conigliette e del suo creatore, Hugh Hefner.

Forse ci sarà anche Mina, ma passa in secondo piano.

L’anno prossimo per alzare gli ascolti si anticiperà il Misex per potersi collegare in diretta?

Questo è il capodanno 2008 delle conigliette, che faranno di bello a Sanremo?

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