La Cancellieri, i braccialetti elettronici ed il conflitto di interessi

Ancora una volta, il Ministro Cancellieri impone i braccialetti elettronici per chi è agli arresti domiciliari, rinnovando un contratto plurimilionario con Telecom, fornitrice dei suddetti: 81 milioni di euro fino alla fine del 2011.

Un incredibile spreco di denaro, secondo la Corte dei Conti, che reputa questa intesta “”antieconomica ed inefficace”, tanto più che fino ad ora sono stati utilizzati solo da 14 detenuti ai domiciliari. Rendiamoci conto, altro che spending review!

Nel 2012, nonostante la dimostrazione di uno sperpero vergognoso, la Cancellieri rinnova in tutta fretta  il contratto per altri sette anni. Con una velocità tale che l’ha portata persino a litigare con la collega Ministro Severino, assolutamente contraria alla replica di questo contratto.

Il vicecapo della Polizia Cirillo dichiarò: costavano meno se li avessimo comprati da Bulgari.

Ma le voci contrarie sono tante.

Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia – si esprime in questi termini:

“Se fosse stato un politico di lungo corso a dimostrare un così morboso attaccamento alla poltrona, non ci saremmo meravigliati. Ma troviamo assolutamente scandaloso che la Cancellieri, con alle spalle una carriera da Prefetto e coinvolta nell’esperienza governativa in qualità di ‘tecnico’, non senta il dovere morale di dimettersi dopo il suo intervento per far scarcerare Giulia Ligresti”  e continua “Possibile che la Cancellieri non percepisca la profonda indignazione della gente comune, la percezione di una grave ingiustizia per i tanti che finiscono coinvolti in vicende di rilevanza penale, e che non hanno santi in paradiso da chiamare sul cellulare per tornare al calduccio di casa? Come può la Cancellieri, che da ministro dell’Interno ha mostrato una feroce inflessibilità di fronte ai Poliziotti – ai suoi poliziotti! – detenuti ingiustamente per la morte di Aldrovandi,    appellarsi ad una sua supposta umanità, quando l’intervento riguarda persone ricche e potenti alle quali è legata da rapporti di amicizia e che, soprattutto, sono stati i generosi datori di lavoro di suo figlio? Non sarà che a sciogliere il cuore di ghiaccio della Cancellieri, più che un generico senso di umanità, è proprio uno smisurato amore materno? Per la felicità del proprio figlio, una mamma farebbe qualunque cosa. Come non essere riconoscenti verso una famiglia imprenditoriale che ha ripagato quattordici mesi di lavoro del proprio figlio con 3,6 milioni di euro: in fondo è quello che un Poliziotto guadagnerebbe in circa 200 anni di lavoro”

La Cancellieri si difende con il solito “ce lo chiede l’Europa”.

Sarà dunque solo un caso che, non appena ricevuto il rinnovo, Telecom assume il Dottor Piergiorgio Peluso, figlio della Cancellieri?

Dopo aver lavorato come Direttore Generale di Fondiaria Sai ( ovvero Ligresti), stranamente viene assunto come Responsabile Finanziario Telecom, in organigramma appena sotto all’Amministratore Delegato, con uno stipendio lordo di circa 600.000 Euro annui.

Solo un caso, ENORME, di conflitto di interessi.

Ministro Cancellieri, anche questo lo chiede l’Europa?

E Voi cari parlamentari, tutti zitti o qualcuno vuole finalmente intervenire? Quanto ancora si deve sopportare prima che la Cancellieri si dimetta?

Chissà, magari una petizione popolare potrebbe fare quello che la politica si ostina a fingere di non vedere. Senza ritegno.

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