Crif, cos’è?

CRIF e SIC, centrale rischi e banca dati d’informazioni creditizie : cancellazione automatica o su istanza di parte, libero accesso e verifica dei nostri dati.

L’acronimo Crif è un po’ sulla bocca di tutti o almeno in molti ne hanno sentito parlare. In quest’articolo, lo scopo che si persegue è quello di spiegare che cos’è, quali sono i suoi scopi, come funziona, ma soprattutto quali sono le tempistiche e le modalità per la cancellazione dei dati e per l’accesso ai medesimi.

DEFINIZIONE E SCOPO

La CRIF (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria) è la società privata che gestisce il SIC (Sistema d’Informazioni Creditizie), noto anche col nome Eurisc.

Questo sistema è, quindi, una vera e propria banca dati, costituita dalle informazioni provenienti dalle Banche e dai cosiddetti enti finanziatori in genere. Lo scopo è di valutare oggettivamente il profilo creditizio, in termini di affidabilità, del soggetto interessato.

DATI CHE COSTITUISCONO LA BANCA DATI

Ogni qualvolta chiediamo od otteniamo un prestito, le relative informazioni sono trasmesse al SIC.

In particolare ciò avviene sia in fase d’istruttoria del finanziamento, sia in seguito alla sua concessione, sia, infine nella fase del rimborso.

I dati inviati sono di natura oggettiva, cioè ci si limita a trasmettere quanto sta accadendo rispetto al prestito richiesto.

Si può, pertanto, affermare che le informazioni creditizie possono essere sia di natura negativa (quando cioè siamo in difetto con la restituzione delle rate), sia di natura positiva (quando cioè stiamo pagando regolarmente). In questo modo, la banca dati in questione, se consultata, consente di valutare, in base ai dati in essa contenuta, se siamo o no dei buoni pagatori.

TEMPI DI PERMANENZA DEI DATI

La cancellazione dei dati presenti nel SIC, sia positivi sia negativi, avviene automaticamente decorso un certo periodo, specificatamente stabilito da un Codice Deontologico operativo in materia [1]. È possibile riassumere la tempistica prevista, come di seguito :

– finanziamento in corso d’istruttoria : dopo 6 mesi dalla data della richiesta del prestito ;

– finanziamento rifiutato o alla cui concessione si è rinunciato : dopo 1 mese dal rifiuto o dalla rinuncia ;

– finanziamento rimborsato correttamente : dopo 36 mesi dalla data di estinzione del prestito;

– pagamento ritardato di una o due rate : dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, ma a condizione che nel predetto periodo, i versamenti siano stati sempre regolari.

– pagamento ritardato di tre o più rate : dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, ma a condizione che nel predetto periodo, i versamenti siano stati sempre regolari ;

– finanziamenti non restituiti o con morosità grave : dopo 36 mesi dalla data di estinzione del prestito, così come prevista originariamente, o dalla data in cui la banca o la finanziaria ha inviato l’ultimo aggiornamento dei dati creditizi.

REVOCA DEI DATI

Questa può avvenire, prima che decorra il periodo necessario alla cancellazione automatica, solamente per i dati positivi contenuti nel SIC. Tale possibilità è disciplinata dal vigente codice Deontologico [2]. La Crif provvederà a cancellare i dati in questione entro 90 giorni dalla richiesta. Ovviamente si tratta di un’opportunità non utile, poiché la presenza delle informazioni positive consente, alle altre banche, di valutare solidamente il nostro profilo.

CANCELLAZIONE DEI DATI NON CORRETTI

Nel caso di dati non corretti o impropriamente segnalati al SIC, il titolare dei medesimi ne può chiedere la correzione o la cancellazione. Le strade percorribili sono essenzialmente due. Nella prima, l’interessato si rivolgerà direttamente alla banca, che ha operato la trasmissione dati da modificare. Essa provvederà direttamente in tal senso. Nella seconda, invece, l’utente potrà inoltrare la richiesta direttamente alla società CRIF, la quale chiederà la dovuta verifica all’istituto finanziario responsabile. Questi, nel termine massimo di quindici giorni, dovrà rispondere alla segnalazione. In mancanza, la CRIF sospenderà la consultabilità dei dati contestati, sino al raggiungimento del dovuto chiarimento.

CANCELLAZIONE DATI IN CASO DI TRUFFA

Può accadere di essere vittima di un furto dei dati, in virtù del quale, il truffatore ha richiesto ed ottenuto un finanziamento, successivamente mai restituito. Ebbene, in tale spiacevole evenienza è opportuno provvedere alla cancellazione delle informazioni creditizie negative a nostro carico. Sarà quindi necessario denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine, comunicando, successivamente, il tutto alla banca o alla finanziaria erogatrice del prestito. Sarà, quindi, cura dell’interessato richiedere la dovuta cancellazione alla CRIF, allegando, anche in tal caso, la denuncia fatta in precedenza.

VERIFICA DEI DATI

In ogni momento possiamo accedere ai dati, che ci riguardano, eventualmente presenti nel SIC. La richiesta va inoltrata direttamente alla società CRIF, la quale provvederà, nel termine massimo di 15 giorni, alla risposta. Il costo varia da 4 a 10 euro, a seconda che siano presenti o meno dei dati a noi riferibili.

[1] Codice in materia di protezione dei dati personali.

Allegato A.5. al Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti (Provvedimento del Garante n. 8 del 16 novembre 2004, Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 2004, n. 300, come modificato dall’errata corrige pubblicata in Gazzetta Ufficiale 9 marzo 2005, n. 56).

[2] Art. 6, comma 7 di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti.

fonte: La legge per tutti

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