Cari imprenditori, così non va.

Credo che ormai abbiate compreso che non ho filtri mentali, quello che penso dico, esponendomi a qualsiasi critica, ma lo faccio per l’esperienza trascorsa e per aiutare meglio l’imprenditoria italiana in cui io credo fermamente, nonostante stiano cercando di distruggerla.

Ora.

E’ vero che la situazione attuale è difficile.

E’ altrettanto vero che l’Europa e l’Euro, ma soprattutto i maledetti trattati di Basilea, impongono alle banche l’accesso al credito solo ai “virtuosi”, intendendo tra questi coloro che non hanno bisogno di essere supportati da credito esterno.

Un’idiozia completamente italiana, specie se pensiamo ai casi MPS ed Unicredit, finalmente sotto indagine per usura, che hanno creato buchi grazie alla politica, che neppure Calvi ed il suo Banco Ambrosiano pensavano di poter fare.

E si sa che fine ha fatto Calvi. O Sindona.

Ricordarsi del passato, aiuta a prevenire errori futuri.

Non voglio certo difendere un sistema bancario e politico che combatto con ogni forza possibile, ma non posso esimermi dal tirare le orecchie a molti imprenditori “improvvisati”.

Si, perchè è ancora ben fondata in Italia l’idea che la contabilità aziendale sia solo una rottura di palle.

Me ne accorgo da tutte le perizie che sto facendo per l’Associazione che rappresento.

Ebbene, se esistesse una contabilità ordinata, la possibilità di ottenere un risarcimento da parte delle banche aumenterebbe minimo del 100%, e non sto tirando numeri a caso.

Mi arrivano pratiche dove mi mandano due estratti conti annui, se tutto va bene, e pretendono pure, dal momento che da quei pochi documenti emerge usura penale, di chiedere cifre assurde.

Non funziona in questo modo.

Ho lottato per anni contro soci che mi dicevano che la contabilità non contava nulla, che la parte più importante era la produzione: voi tutti che mi seguite sapete com’è finita.

Allora, volete dare un cambio alla vostra attività, posto che avete qualcuno a cui rivolgervi che di certo di aiuterà contro gli illeciti che avete subito?

Bene.

Seguite alla lettera questo decalogo:

1. Verificare puntualmente emissione e pagamento di fatture, senza porvi questioni nel presentare solleciti di pagamento. Magari non otterrete nulla, ma almeno i vostri clienti sapranno che siete pronti ad agire.

2. Trattate il miglior prezzo possibile con ogni vostro fornitore, ventilando l’ipotesi che ne esistono a migliaia sul mercato, e molto più competitivi. Credetemi, non è qualcosa di tanto lontana dalla realtà.

3. Se le banche non vi danno credito, ottenetelo dai fornitori. In questo momento pur di lavorare esistono fornitori che creano un fido clientelare impensabile fino a qualche anno fa.

4. Chiedete MENSILMENTE in Banca d’Italia, anche tramite pec più veloce, la vostra situazione Centrale Rischi: le banche spesso e volentieri sbagliano segnalazioni e questo inficia notevolmente l’accesso al credito.

5. Tenete la contabilità quotidianamente e pulita, come se da questo dipendesse la vostra vita. Non è possibile non trovare un estratto conto, perchè se non lo si ha non si può contestare nulla alla banca, a meno che non siate disposti a pagare profumatamente per qualcosa che è vostro diritto avere

6. Rivolgetevi senza paura a chi vi può aiutare a recuperare quanto toltovi illegalmente dalle banche, senza aver paura di non poterci più lavorare. Avete idea di quante banche sono sul mercato che aspettano solo un accenno? Io si, e vi posso indirizzare alle migliori, sia come condizioni che come elasticità.

7. Imparate a tenere il polso della vostra situazione aziendale. E’ vero che se non si produce e non si vende non si fattura, ma vi siete mai chiesti se avete un margine oppure no? Perchè in questo secondo caso, lavorate in perdita e per di più dovete pagarci le tasse

8. Utilizzate gli strumenti legali che mi consentano di dilazionare i debiti verso il fisco. In questo momento siamo addirittura alla possibilità di rateizzazioni di 120 mesi, che costano nettamente di meno rispetto ai fidi bancari.

9. Riprendete i vostri dipendenti se sbagliano, ma ELOGIATELI quando di propria iniziativa riescono a portare vantaggio all’azienda. La capacità di delegare trasforma un imprenditore improvvisato in un capitano d’azienda. Solo chi sa valorizzare il capitale umano della propria impresa è destinato al successo.

10. Ricordatevi sempre: la contabilità è fondamentale. Nel caso di un controllo della Finanza, se trovano tutto in ordine ad un primo passaggio non vanno oltre, e voi non piangerete inutilmente.

Ecco, ho sentito il bisogno di dirvi questo, di fronte all’ennesima perizia dove chiedere un estratto conto è più difficile che ottenere un’audizione privata dal Papa.

Non è sempre colpa altrui, impariamo ad essere critici con noi stessi, si può solo migliorare.

E in ogni caso, se avete bisogno scrivetemi: [email protected].

Non vi risponderò subito o rischio il posto di lavoro, ma di certo non vi lascerò soli a combattere.

Forza, noi italiani siamo invidiati dal mondo intero, per questo stanno cercando di sopprimerci, ma non avranno vita facile!

EVVIVA L’ITALIA.

 

 

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

n/a