Alluvione a Varese, video e foto di un distastro che si ripete da decenni

Emergenza acqua attorno a Varese. Un nubifragio si è abbattuto questa mattina, 15 luglio, sulla città e gli immediati dintorni. Dallo stadio scendendo verso la città l’acqua scorre come un fiume. Particolari problemi al traffico risultano in via Peschiera, dove la strada è completamente allagata, e non si passa in alcun modo. Traffico bloccato sulla Sp 57 e Sp 51. L’olona è esondato anche in via Molini Grassi. Una frana si è verificata all’altezza di villa toeplitz parte di un mur si è appoggiato a una casa. Il fiume ha rotto gli argini sulla strada che va versop il cimitero di Sant’Ambrogio portando sulla strada massi e detriti. L’acqua ha invaso alcuni cortili e gli abitanti più anziani sono rimasti bloccati nelle case.

Quattro macchine sommerse dal fango e dai detriti e Critico anche il tratto da Marchirolo a Induno Olona, dove una ambulanza è rimasta bloccata nell’acqua con a bordo un ferito. Non si passa neanche sulla Sp1 e alla rotonda di capolago 50 cm d’acqua bloccano il traffico a causa dell’esondazione del torrente Valciasca a Buguggiate. In Valle Olona è tracimato l’Olona sul ponte e ha invaso i capannoni circostanti. I Vigili del fuoco hanno tratto in salvo alcune persone che erano all’interno e stanno ancora operando sul posto. Allagato il tribunale di Varese e disagi in via Sacco. Allagata anche la sede dell’Aspem dove sono ricoverati i mezzi aziendali, pertanto l’azienda ha comunicato che i servizi acqua, gas e igiene urbana programmati per la giornata subiranno ritardi o verranno posticipati. Via Monguelfo completamente bloccata. Frana sotto via Campigli dove è stato istituito un senso unico alternato.

Video dell’alluvione

Il risveglio per gli abitanti della Valle Olona questa mattina, mercoledì 15 luglio, è stato da incubo. Con il rumore cupo dell’Olona a fare da colonna sonora a una giornata difficile da dimenticare.
La piena del fiume non ha fatto differenze: si è abbattuta sulle case, sui resti delle fabbriche dismesse, disseminate tra via Peschiera e via Merano, sui capannoni nuovi, sulle automobili ancora parcheggiate nei garage.
Il palazzo della vecchia dogana ha pagato il prezzo più caro. Il fiume lo ha scosso e violato in più punti. Si è portato via un pezzo di muro e divelto il gabbiotto della guardia finanza che, per fortuna, in quel momento era vuoto. L’acqua ha invaso le cantine e la gente si è rifugiata sulle scale, impotente, a guardare lo sfacelo. Una macchina, ribaltata come un fuscello in mezzo alla carreggiata, è ancora lì a testimoniare quella furia.

La strada che porta a San Fermo non è più riconoscibile, completamente ricoperta di fango e detriti. Due cinesi, che lavoravano in un capannone completamente invaso dall’acqua, devono ringraziare la caparbietà dei vigili del fuoco che li hanno individuati e portati in salvo con il gommone. Stesso discorso per altre dieci persone, rimaste bloccate in casa, tra cui una donna incinta.

La violenza del fiume non ha risparmiato nemmeno la tangenzialina nuova di zecca, appena inaugurata e già sfregiata da una frana. E il ponte sullo sfondo, con le sue campate imponenti , sembrava piccolissimo, tanto era schiacciato dalle nuvole pesanti.
Dicono che gli animali sentano prima delle persone l’arrivo dei disastri. Forse è per questo che i cani e il personale del canile comunale a ridosso di via Peschiera sono riusciti a mettersi in salvo, evitando per un soffio l’ondata di piena.

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Una risposta a “Alluvione a Varese, video e foto di un distastro che si ripete da decenni”

  1. Da anni ,e lo abbiamo purtroppo visto ripetersi ieri a Varese, complici anche i cambiamenti climatici, in tutta Italia passiamo da periodi di siccita’ ad improvvise e devastanti esondazioni dei nostri corsi d’acqua, da anni, la Protezione Civile Italiana ,seppur sia riconosciuta da tutti anche all’estero come la migliore del mondo,non ha i mezzi adatti per intervenire efficacemente e velocemente in tali situazioni.
    Da anni infatti si interviene principalmente con sacchi di sabbia e quindi i mezzi a disposizione degli operatori per far fronte a tali eventi sono scarsi, inefficaci, e faticosi nella loro messa in opera in più data la loro lentezza di esecuzione ,in caso di emergenza, non c’e’ mai il tempo necessario per creare una efficace barriera all’acqua con conseguenze disastrose e molto costose in termini economici.
    AQUADIKE è una barriera antiesondazione componibile temporanea che sostituisce i vecchi sacchetti di sabbia, è facile e rapida da posizionare in più è riutilizzabile ed interamente riciclabile .
    http://www.aquadike.com
    I mezzi dunque ci sarebbero, per intervenire con più velocità ed efficienza, si potrebbe dare maggior sicurezza ai cittadini, ma….sembra non interessare a nessuno.
    saluti

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